Con l'inizio del nuovo anno, verranno attuati alcuni cambiamenti con l'intento di rispondere ad un numero sempre più elevato di persone che si rivolgono a noi e ai nostri servizi.
Dal mese di gennaio ci troverete anche in Via I Pini, 17 - Pieve al Toppo. In moltissimi, specialmente quando si avvicina l’estate, si rivolgono a dietologi, nutrizionisti, o si cimentano in diete improbabili e sessioni di palestra sfiancanti per correre ai ripari prima della temutissima prova costume...
Altri ancora provano diete per tutta la vita non riuscendo a raggiungere mai i propri obiettivi. Come mai è così difficile rinunciare al cibo? Qual’è il segreto per rimanere in forma? Innanzi tutto capiamo insieme come mai è così difficile rinunciare al cibo: il cibo è uno dei primi contatti che noi abbiamo con il mondo che ci circonda. Attraverso il cibo il neonato (cioè tutti noi.. ex neonati) non soltanto si nutre ma instaura la sua prima vera relazione con un altro essere umano..la mamma! In un primo momento quindi il latte è nutrimento e relazione, poi, una volta che finisce la sua funzione di “unico alimento”, si trasforma in qualcosa di molto più complesso...diventa un vero e proprio “CALMANTE”. Moltissime mamme ci raccontano che i loro bambini, ormai svezzati e grandicelli, continuano insistentemente a chiedere il latte, specialmente la notte. Questo avviene perchè il latte materno diventa, ad un certo punto della crescita, primo: una vera e propria coccola; e secondo: la strada più RAPIDA per consolare il pianto e i capricci (non solo per il bambino ma anche per la mamma) Questo atteggiamento nei confronti del cibo lo ritroveremo, poi, in tutta la nostra vita. Pensiamo ai nonni che si fanno in 4 per preparare manicaretti deliziosi solo per coccolare i nipotini! O alla mamma che ci fa il nostro piatto preferito quando torniamo a casa. Se riflettiamo un attimo ci renderemo conto che ci viene insegnato da sempre che il cibo serve soprattutto per consolare e coccolare! Quante volte vi è capitato di mangiare qualcosa solo perché siete tristi o arrabbiati e mangiarlo vi fa sentire meglio? Scommetto Moltissime. In quest’ottica è ovvio che rinunciare a determinati cibi diventa una grande sofferenza creando non poca ansia.. Cambiare questa concezione richiede molto tempo ed è molto impegnativo, ma possiamo comunque riuscire a trovare una via di mezzo per rimettersi in forma e non sentirci frustrati dalla privazione del cibo! Vediamo come potersi aiutare con piccoli trucchetti.. Per prima cosa: “CAMBIARE IL PUNTO DI VISTA” non dobbiamo vedere la dieta come una deprivazione frustrante e totale di tutto ciò che c’è di buono al mondo! In quest’ottica chi resisterebbe?? Iniziamo a pensare invece che nessuno ci vieta di mangiare ciò che ci piace, la nostra deve essere una scelta, non un obbligo! Io NON SONO A DIETA, io SCELGO di mangiare questo invece di quello. Sarà difficile uscire dal Loop “NON POSSO MANGIARLO” ci vorrà un po di esercizio ma alla fine, nella vostra mente, si insidierà l’idea che trasformerà i “NON POSSO MANGIARLO” in “POSSO MA NON VOGLIO MANGIARLO” In quest’ottica le diete non esisteranno più, perché se togliamo il senso dell’obbligo e del divieto togliamo l’essenza della dieta stessa! Secondo punto: “RITROVIAMO IL GUSTO” molto spesso capita che le persone mangino le cose senza assaporarle davvero, vuoi per fretta o per distrazione, abbiamo l’abitudine di masticare ed ingoiare SENZA GUSTARE.. allora proviamo a fare una cosa semplice e banale ma estremamente utile per regolare la nutrizione: quando mangiamo qualcosa proviamo a chiederci se quello che stiamo mangiando ci piace davvero... O al contrario (con i piatti più leggeri per esempio) chiediamoci se è davvero disgustoso il piatto di verdure che stiamo mangiando. Con questo semplice esercizio vi accorgerete che spesso un piatto considerato “buono” in realtà non lo è più di tanto.. e viceversa l’idea che un altro sia più cattivo è molto spesso errata e dipende solamente dalla nostra percezione di RESTRIZIONE. Provate a fare una classifica dei 10 piatti più buoni con questo metodo..studiateli mentre li mangiate, assaporateli...quelli che sono agli ultimi posti potete anche evitarli perché abbiamo scoperto che non vi piacciono abbastanza :) Terzo ed ultimo punto: “UN CHILO ALLA VOLTA!” Per chi, per motivi di salute o estetici, vuole perdere i chili in eccesso l’importante è non fossilizzarsi sull’obbiettivo più lontano (per esempio: devo perdere 10 kg!) ma considerare ogni chilo, etto o grammo un passo in più verso la vetta! Ricordiamo il post sulla motivazione… Se mi pongo l’obiettivo difficile da raggiungere e non riesco a raggiungerlo in breve tempo si instaura un circolo vizioso che mi porta inevitabilmente a rinunciare: esempio. Devo perdere 10 kg...sono tanti...ho perso solo un kg...ne mancano 9!.. sono frustrato, arrabbiato...mi strafogo... basta ci rinuncio! Non pensiamo ai 10 kg! Pensiamo a perdere un kg alla volta, concentriamoci su quell’unico chilo, uno solo! Poi al prossimo chilo..e così via a quello dopo. In men che non si dica avremo raggiunto la nostra vetta... stavolta, però, con serenità. Ricordo che queste sono linee generali e consigli dal punto di vista psicologico e che non sostituiscono in alcun modo il parere di un esperto in materia (dietologo, nutrizionista, personal trainer). 5/7/2019 0 Comments Motivati? si...ma non sempre.Motivati? si...ma non sempre. Perchè? come mai quando ci poniamo degli obbiettivi da raggiungere ad un certo punto non siamo più motivati a continuare per quella strada? Perchè la "passione" nel fare ciò che facciamo svanisce?
Per rispondere a queste domande dobbiamo fare un passo indietro e capire per prima cosa come la motivazione "funziona", perchè è impossibile riparare un motore di un auto se non sappiamo come le componenti si intersecano! Quindi...che cos'è La motivazione? la motivazione è una componente sempre presente nella nostra vita, è ciò che ci permette, insieme ad altre risorse, di raggiungere i nostri obiettivi e di soddisfare i nostri bisogni dal più semplice (es. nutrirmi) al più complesso (voglio diventare un medico). Ma dove di preciso interviene la motivazione? Poniamo che io debba arrivare da un punto di partenza A (es. laurearmi in lingue) ad un obiettivo B (fare l'insegnante di inglese), in questo caso, dove abbiamo da una parte l'obiettivo che voglio raggiungere B e, dall'altra, ciò che mi serve per raggiungerlo A, la motivazione gioca il ruolo di "carburante" che mi permette di arrivare da A a B. La motivazione quindi è la spinta che mi da la forza di INVESTIRE ed IMPEGNARMI per raggiungere e soddisfare i miei bisogni ed i miei obiettivi. Il problema della motivazione è che non è un "carburante" infinito, si esaurisce e se non ne viene aggiunto altro.. rimaniamo a piedi! Questo accade per molti motivi, spesso il percorso per raggiungere l'obiettivo (B in questo caso) è lungo, non solo, nel frattempo possono susseguirsi una serie infinita di impedimenti e ostacoli che non mi permettono di tagliare il traguardo.. è qui che la motivazione vacilla fino ad esaurirsi, facendo vivere alla persona una grande frustrazione che porterà inevitabilmente all'abbandono, alla rinuncia, causando vissuti negativi di fallimento ed inadeguatezza che accompagnano per tutta la vita. Come fare quindi ad alimentare la motivazione e a farla durare nel tempo? Alcune piccole astuzie: è utile suddividere l'obbiettivo finale in tanti obbiettvi più piccoli, realizzabili nel breve periodo (immaginiamo una scalinata...); è altresì fondamentale porsi obbiettivi adeguati e realizzabili (es. se la mia inteligenza è nella media, non posso avere come obbiettivo diventare l'uomo più inteligente del mondo)..ma ciò che è davvero importante è chiedersi : "Per CHI lo sto facendo? sono davvero io che voglio raggiungere questo obbiettivo?". Con questi ed altri piccoli stratagemmi la nostra motivazione non ci abbandonerà più, e nessun obbiettivo sarà mai troppo lontano. |
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